Sovicille in Toscana, vicino Siena

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Sovicille, Pieve di Ponte allo Spino, Ponte della Pia

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Sovicille

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Sovicille

Sovicille

Sovicille Tuscany Italy

Sovicille sorge sulle pendici orientali della Montagnola Senese ed ha avuto parte notevole nella storia della Repubblica di Siena. Uno dei principali monumenti nel territorio di Sovicille è la pieve di Ponte allo Spino (San Giovanni Battista), costruzione romanica a tre navate con adiacenti i resti del chiostro di una canonica gotica.

Sovicille è un paese che sorge in zona collinare tra il piano di Rosia e dello Spino. Da qui cominciano i folti boschi che delimitano la Montagnola Senese. È un borgo la cui esistenza risale al 1004, come dominio del Vescovo di Siena. Anche quando si dotò di organizzazione autonoma, il borgo dipendeva sempre dal Comune di Siena. La guerra del 1554 danneggiò fortemente anche l’ampliamento intervenuto tra il ‘300 e ‘400.

Pieve di Ponte allo Spino

Pieve di Ponte allo Spino

Hermitage of Rosia

Chiostro di Rosia

Ponte della Pia

Ponte della Pia

Il centro ha pianta ellittica che tutt’oggi conserva, con gli edifici tra cui la chiesa e il comune che si affacciano sulla piazza centrale; l’elegante e imponente villa Lechner chiude a sud la piazza; questa è di origine settecentesca, caratterizzata dalle scenografiche scalinate a più livelli che conducono al giardino sul retro. Nella Sala del Consiglio del Palazzo del Comune vi è un affresco staccato raffigurante la Madonna col Bambino tra i Santi Lorenzo e Lucia, opera di un artista senese dei primi del ‘600 ancora influenzato dalla cromia di Ventura Salimbeni. La Chiesa di San Lorenzo è pure affacciata sulla piazza centrale ed è sorta a metà del 1300. Oggi si presenta come modesto edificio ad un’unica navata e con impianto neogotico dovuto a rifacimenti risalenti all’800.

In una porta d’accesso laterale, un bassorilievo romanico, reimpiegato nella costruzione, funge da architrave e raffigura cacciatori con archi che combattono contro un animale mostruoso. Sulla parete sinistra è la pala d’altare di Alessandro Casolani raffigurante la Madonna col Bambino e i santi Giovanni Evangelista, Michele Arcangelo, Caterina d’Alessandria, Agata, Lorenzo e Pietro; le opere di aggraziamento dei pittori controriformati del ‘500 che sono intervenuti nel dipinto peggiorano e alterano lo stesso specialmente lungo la centina e sul volto di San Lorenzo.

La tela fu posta in un primo tempo sull’Altare Maggiore, in sostituzione di un’immagine anteriore più antica che vi era rimasta fino al 1575.

Nei lavori di restauro della Chiesa (1825) saltarono fuori degli affreschi sulla parete destra. Ne è risultata una grande composizione suddivisa in tre scene da pilastri con candelabri a motivi vegetali su fondo blu; al centro sono la Madonna col Bambino tra i Santi Cristoforo e Agata; ai lati, entro finte nicchie, si affacciano Sant’Onofrio e San Martino che dona la veste al povero; gli affreschi, restaurati di recente (1987), sono stati oggetto di approfondimento critico in occasione della mostra "Domenico Beccafumi" (Siena 1990) con l’attribuzione a Giorgio di Giovanni, attivo tra il 1538 e il 1559 nella cerchia degli stretti seguaci del Beccafumi.

A Ponte allo Spino, poco lontano, a est di Sovicille, si trova la Pieve di San Giovanni Battista, stagliata nella pianura che separa questa parte della Montagnola Senese da Siena. La pieve si può considerare una specie di "manifesto" dell’architettura romanica di quest’area, anche se non si sa bene quali ne siano le origini primordiali.

Impossibile elencare tutti i castelli, i palazzi, le piccole pievi, le case torre, gli insediamenti storici di grande valore che costellano il territorio di Sovicille nel labirinto di boschi della Montagnola e sulle pendici della pianura (Montarrenti, Palazzo al Piano, Brenna, Tonni e poi Simignano, San Giusto a Balli, Pernina e infiniti altri). Ci sono vari eremi agostiniani occupati e anche rovinati nella zona. Ognuno di questi può essere meta di passeggiate che non solo il paesaggio rende piacevoli, ma anche la conoscenza della storia del territorio e della sua gente. Un ultimo accenno al fiume Merse che è uno dei più belli della regione mentre il torrente Farma percorre una zona molto interessante dal punto di vista naturalistico. Tutto l'anno queste acque sono frequentate da pescatori e in estate da una massiccia folla di bagnanti.

Per gli entusiasti dei giardini italiani!



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